DISFUNZIONE ERETTILE O MANCANZA DI EREZIONE

La disfunzione erettile è un problema delicato e complesso che può avere un impatto significativo sulla vita di un individuo e sulle relazioni interpersonali. Presso l’OCD Clinic di Ancona, grazie al protocollo che applichiamo, i risultati desiderati ottenuti sono di oltre il 94%, in una media di otto/nove sedute.

La disfunzione erettile, anche conosciuta come impotenza, è la difficoltà persistente o ricorrente nel raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente per un rapporto sessuale soddisfacente. È importante sottolineare che la disfunzione erettile non è semplicemente una questione fisica, ma può essere influenzata da una serie di fattori psicologici, emotivi e relazionali.

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Foto di Deon Black su Pexels

Perché si perde l’erezione e si soffre di disfunzione erettile o mancanza di erezione?

Ci sono molte ragioni per cui un uomo può perdere l’erezione, alcune tra le più comuni sono:

  • Lo stress e l’ansia sono  tra le principali ragioni che possono interferire con la risposta sessuale e causare disfunzione erettile temporanea. Queste quando si escludono problemi di salute fisica (diabete, ipertensione, problemi cardiaci, obesità, e bassi livelli di testosterone);
  • Problematiche psicologiche: Oltre allo stress e all’ansia, la depressione, il senso di colpa, la bassa autostima, la paura di fare brutta figura, il tentativo di fare una straordinaria performance, un eccessivo controllo del proprio corpo e delle emozioni, possono influire sull’erezione.
  • Stile di vita poco salutare: Fumo, consumo eccessivo di alcol, uso di droghe illecite e una dieta poco equilibrata possono contribuire alla disfunzione erettile.
  • Farmaci: Alcuni farmaci, come quelli usati per trattare l’ipertensione, la depressione, l’ansia e le malattie cardiache, possono causare problemi di erezione coe effetti collaterali.
  • Stanchezza e affaticamento: La stanchezza fisica e mentale può influenzare la capacità di mantenere un’erezione.
  • Problemi di relazione: Problemi di relazione o conflitti con il partner possono influenzare la funzione erettile.
  • Età: Con l’avanzare dell’età, è comune che l’erezione possa richiedere più tempo per svilupparsi e possa non essere così rigida come in giovane età.

A che età di solito si presenta la disfunzione erettile o mancanza di erezione?

L’età in cui gli uomini possono iniziare ad avere problemi di erezione varia notevolmente da persona a persona.

Tuttavia, è importante sottolineare che non tutte le persone sviluppano problemi di erezione con l’età, e molti uomini anziani mantengono una funzione sessuale sana. Inoltre, i problemi di erezione possono verificarsi anche in uomini più giovani a causa di fattori come lo stress, l’ansia, la depressione, problemi di relazione o condizioni mediche specifiche.

In generale, però, si tende a notare un aumento dei problemi di erezione con l’avanzare dell’età, soprattutto dopo i 40 anni, quando cambia lo stile di vita per il maggior carico di responsabilità (familiari, economiche, sociali, professionali, ecc.), più doveri e preoccupazioni, oltre a tutto questo si deve tener conto anche del naturale cambiamento fisiologico, che favorisce l’insorgenza di problematiche psicologiche e di salute in generale.

I segnali della disfunzione erettile o mancanza di erezione

Alcuni segnali che potrebbero indicare la presenza di una disfunzione erettile sono:

  • Difficoltà a ottenere un’erezione: Se hai difficoltà a raggiungere un’erezione abbastanza rigida per avere un rapporto sessuale soddisfacente, potresti avere una disfunzione erettile.
  • Difficoltà a mantenere un’erezione: Se riesci ad ottenere un’erezione, ma fai fatica a mantenerla abbastanza a lungo per completare un atto sessuale, questo potrebbe essere un segno di disfunzione erettile.
  • Riduzione del desiderio sessuale: Se hai notato un calo significativo del desiderio sessuale o della libido, potrebbe essere correlato a una disfunzione erettile.
  • Sensazioni di ansia o stress riguardo all’erezione: Se ti preoccupi costantemente di non essere in grado di ottenere o mantenere un’erezione durante l’attività sessuale, potrebbe esserci una componente psicologica associata alla disfunzione erettile.
  • Cambiamenti nella rigidità o nella dimensione dell’erezione: Se hai notato cambiamenti nella rigidità o nella dimensione delle tue erezioni rispetto al solito, questo potrebbe essere un segno di disfunzione erettile.
  • Problemi di autostima o depressione correlati alla tua vita sessuale: Se la tua autostima o il tuo umore sono influenzati negativamente dai tuoi problemi di erezione, potrebbe essere un segno di disfunzione erettile.

Come affrontare la disfunzione erettile o mancanza di erezione?

Il nostro approccio psicoterapeutico si concentra sul risolvere i problemi in un breve periodo di tempo. Insieme al paziente si mettono a punto strategie mirate e soluzioni pratiche.

Quando si tratta di disfunzione erettile, prima di contattare un andrologo e sottoporsi ad iter ed esami medico-diagnostici, prima di assumere sostanze chimiche e farmaci (interventi particolarmente invasivi), sarebbe opportuno agire col buon senso: procedere con l’esclusione dei fattori psicologici, rivolgendosi ad esperti che padroneggiano strumenti e tecniche di comprovata efficienza; così nel malaugurato caso ci fosse una causa organica (l’ipotesi peggiore), gli aspetti chimico-organico-fisiologici resterebbero estranei all’intervento.

La psicoterapia in genere è un intervento non affatto invasivo. Col nostro approccio, generalmente, in meno di una decina di sedute, quando il paziente mette in atto alla lettera le tecniche concordate, il problema viene superato definitivamente e si riprende a godere della propria sessualità.

Quando le cause organiche alla mancanza di erezione o disfunzione erettile vanno escluse?

Semplicemente verificando se vi è erezione con l’autoerotismo, o spontaneamente durante il sonno o al risveglio.

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Quando la disfunzione erettile o mancanza di erezione dipende dalla mente?

Riprendendo le parole del testo di un nostro caro collega (Rampin, 2005), in sintesi, direi: quando la mente va contro la natura. La nostra mente può aiutarci a raggiungere un obiettivo, nella conquista di una persona che ci piace, ma non può gestire la nostra erezione a comando. Il flop è l’amara sorpresa di chi si sforza di avere l’erezione e/o di chi si illude di raggiungerla volontariamente. Il cercare di avere il controllo, in questo caso, fa perdere il controllo poiché il pene non è un muscolo la cui azione dipende dalla nostra volontà. L’erezione è una reazione spontanea del pene (organo formato da più parti, in grado di ingrandirsi e irrigidirsi), per cui essa si perde cercandola: la disfunzione erettile arriva quando vi è lo sforzo per ottenerla. In genere, dopo il primo fallimento, è facile che si inneschino delle reazioni a catena di cui può essere vittima anche il “maschio alfa”, se continuasse a volere ciò che è spontaneo. Si fallisce e si diventa vittime della propria mente quando:

  • si cerca di avere il controllo;
  • si evita l’intimità per paura: di non farcela, di fare brutta figura, che riaccada;
  • si prova vergogna e/o paura del giudizio;
  • si riversa sul partner la frustrazione, attribuendogli responsabilità, colpe, ecc.
  • si hanno aspettative e si compiono rituali, preparativi anticipatori;
  • si usano sostanze, es. farmaci, cocaina, eccitanti, ecc.;
  • si ricorre a comportamenti trasgressivi che potrebbero mettere a repentaglio la salute fisica dei membri della coppia e la relazione di coppia;
  • incombe la rassegnazione.

Cosa consideriamo?

 Il protocollo di trattamento strategico-sistemico elaborato ed impiegato per consentire di superare la disfunzione erettile o mancanza di erezione in tempi brevi, prevede:

  • l’individuazione di ciò che è stato fallimentare: solito chi ha questo problema tende ad evitare le situazioni dove si potrebbe esporre o potrebbe mettersi alla prova (es. con prostitute, facendo uso di porno, masturbandosi, assumendo sostanze prima di incontrare la partner, ecc.);
  • l’individuazione del pattern disfunzionale: il tipo relazione e la comunicazione all’interno della coppia, se basati su principi disfunzionali, influenzano sulla distanza tra i membri della coppia, sull’umore, sulla percezione che hanno l’uno dell’altro. Talvolta, infatti, il pattern relazionale-comunicativo disfunzionale può inficiare sulla disfunzione erettile o mancanza di erezione;
  • la ristrutturazione delle credenze limitanti: i problemi di erezione possono essere aggravati da credenze negative riguardo: al sesso, all’autostima o alla performance sessuale. L’intervento strategico-sistemico va a ristrutturare queste credenze per favorire una prospettiva più positiva e realistica;
  • obiettivi specifici e soluzioni pratiche: essendo focalizzati sugli obiettivi specifici del cliente, considerando limiti e risorse disponibili, insieme sviluppiamo il percorso realizzabile, selezioniamo gli strumenti pratici da adoperare per raggiungere la soluzione;
  • tecniche per gestire lo stress e l’ansia, nel caso anche la suggestione ipnotica;
  • il coinvolgimento del partner: essendo un problema che impatta significativamente sulla relazione di coppia, se possibile, è auspicabile il coinvolgimento dei partner.

Come comportarsi con un uomo che soffre di disfunzione erettile?

Quando si tratta di interagire con un uomo che soffre di disfunzione erettile, è importante adottare un approccio rispettoso, empatico e comprensivo. Ecco alcuni consigli su come comportarsi:

  • Comunicazione aperta: Fai sentire all’uomo che sei disponibile a parlare del problema se lo desidera, ma non forzarlo a discuterne se non si sente a suo agio.
  • Empatia: Mostra comprensione e empatia per ciò che sta affrontando. La disfunzione erettile può essere fonte di vergogna e imbarazzo per molti uomini, quindi è importante essere solidali.
  • Evitare di esprimere giudizi: Evita di giudicare o criticare l’uomo per la sua condizione. La disfunzione erettile è un problema medico comune e non è necessariamente correlata a fattori come la virilità o l’attrattività.
  • Rendersi disponibile a lavorare insieme al partner: Offri il tuo sostegno in vari modi, sia emotivo che pratico. Puoi essere presente per lui, ascoltarlo e incoraggiarlo a cercare aiuto professionale se necessario.
  • Raggiungere il piacere spostando l’attenzione dai genitali ad altre parti del corpo: l’intimità e il piacere fisico possono andare oltre il sesso genitale. I membri della coppia possono restare connessi e vicini, abbracciandosi, con baci e carezze (non finalizzati al raggiungimento dell’orgasmo), con la parola (se si evita di parlare del problema).
  • Riconoscere e accettare i limiti: avere pazienza e comprendere se stessi e/o il partner in presenza della disfunzione erettile è necessario. Forzarsi o forzare per ottenere il risultato solitamente è il modo migliore per peggiorare la situazione e fallire. Invece, riconoscere ed accettare la situazione e il limite che si può vivere in un dato momento della propria vita agevola la risoluzione del problema, ovviamente se ben guidati.
  • Evitare di mettere pressione: mettere pressione sull’uomo riguardo al sesso o alle prestazioni sessuali aumenta l’ansia e peggiora il problema.

In sintesi, trattare con rispetto, comprensione ed empatia un uomo che soffre di disfunzione erettile può aiutarlo a sentirsi supportato e accettato, contribuendo al suo benessere emotivo e relazionale.

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Foto di Deon Black su Unsplash

Trattamento per la disfunzione erettile o mancanza di erezione

Il protocollo terapeutico Breve Strategico-sistemico basato sulla ricerca-azione, durante il primo incontro, attraverso il dialogo investigativo che consente di definire in maniera chiara il problema a tutti i partecipanti alla seduta, mira all’avanzamento delle prime ipotesi di intervento, finalizzate ad interrompere i tentativi già messi in atto dalla persona che ha il problema e/o dalla coppia, a valutare risorse e limiti degli interlocutori, nonché a ristrutturare le loro visioni disfunzionali. Successivamente, in seguito a queste prime manovre e alla valutazione dei feedback riportati, di solito, si prescrive il sintomo, ovvero si richiede ai partner di continuare ad avere la loro intimità, ma evitando di avere l’erezione e comunque anche se ci fosse dovrebbero evitare la penetrazione. In questo modo chi vive il problema si sente libero dal dover essere performante; egli non deve più essere…, o fare… durante rapporti sessuali. Lo stress, i tentativi di controllo, il pensiero di dover riuscire altrimenti…, non hanno più ragione di esistere: cortocircuitano. Creiamo una situazione funzionale e vincente in ogni caso, infatti, eseguendo il compito si è aderenti alla prescrizione. Quindi va bene! Al contrario, se il compito non venisse eseguito, ciò significherebbe che c’è stata l’erezione. Pertanto, anche questo va bene!

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