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L’eiaculazione precoce è un argomento delicato ma molto comune, e parlarne in modo chiaro e comprensibile può essere di grande aiuto per molti uomini. L’eiaculazione precoce è un problema più comune di quanto si pensi. È considerato un fastidioso inconveniente che interrompe prematuramente il piacere sessuale. Spesso si pensa che sia il giovane a causa della sua inesperienza ad avere difficoltà a controllare l’eiaculazione. In realtà, tale condizione colpisce uomini di ogni età, minando la fiducia in sé stessi e mettendo a dura prova la relazione di coppia.
Quando inizia a sperimentare questa difficoltà, l’uomo si sente inadeguato rispetto al partner e al piacere derivato dalla relazione, perché avverte che il suo ruolo di maschio potrebbe essere messo in discussione.
In molti casi di eiaculazione precoce, i pazienti non riferiscono alcuna insoddisfazione sessuale, ma affermano di aver ritenuto necessario ricorrere ad uno specialista per via delle continue sollecitazioni da parte della propria compagna.
Solitamente, quando una persona si presenta in terapia con un problema di eiaculazione precoce, ha già tentato da tempo di fare qualcosa per cercare di risolverlo.
Spesso la sua tentata soluzione fondamentale è quella di cercare volontariamente di ritardare l’eiaculazione, ottenendo però in questo modo il risultato opposto, cioè quello di renderla ancora più precoce.
Il paziente, sentendosi continuamente inadeguato nei confronti delle aspettative della propria partner, maturerà in sé la convinzione di essere incapace sessualmente.
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L’eiaculazione precoce: un problema sottovalutato
Per troppo tempo, l’eiaculazione precoce è stata considerata un semplice imbarazzo, un problema da nascondere. La società, con i suoi stereotipi sulla virilità, ha spesso spinto gli uomini a minimizzare il disturbo, temendo di apparire inadeguati. Tuttavia, la ricerca scientifica ha dimostrato che si tratta di un disturbo sessuale complesso.
Cosa succede a chi ha l’eiaculazione precoce
Si parla di eiaculazione precoce quando l’eiaculazione avviene o subito dopo la penetrazione o addirittura prima. Nei nostri studi, dalle osservazioni cliniche, ci rendiamo conto che in genere lamentano questo problema quegli uomini con un’eccessiva ansia da prestazione.
L’eiaculazione è incontrollata, per cui l’uomo cerca volontariamente di ritardare l’eiaculazione, ma constata di avere difficoltà a ritardarla, per cui più cerca di avere il controllo più facilmente lo perde. Allora prova disagio e frustrazione, che inevitabilmente, influenzano negativamente la vita sessuale e la relazione di coppia. Per fare una buona performance si cerca di dare il meglio di sé: si cerca di avere il controllo di sé pe paura di non soddisfare la/il partner, il risultato è che si perde il controllo e si realizza l’ennesima eiaculazione precoce.
La frustrazione per non essere riusciti a soddisfare la/il partner crea stress e spesso dà un senso di vergogna che si cerca di celare. Ciò si aggiunge alle situazioni stressanti quotidiane e il tutto contribuisce ad incrementare la difficoltà. Si innesca un circolo vizioso: la paura di fallire fa fallire e crea difficoltà nella relazione/comunicazione con il partner.
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Come affrontare e superare l’eiaculazione precoce
La sessualità è appagante se ci lasciamo andare alla nostra natura, per cui agire razionalmente cercando di avere controllo sulla nostra sessualità spesso risulta fallimentare. Di fronte all’insuccesso, di solito si tende ad evitare l’atto sessuale, per paura del giudizio negativo degli altri, ma anche e soprattutto per il proprio giudizio negativo. L’evitamento, crea incapacità, incomprensioni, difficoltà di comunicazione e relazione: ciò allontana i membri della coppia. Il mancato piacere provocato dall’eiaculazione precoce provoca inizialmente rabbia per non essere in grado di fare ed ottenere ciò che si desidera, poi paura per il giudizio degli altri, poi va oltre l’individuo andando ad intaccare sulla relazione di coppia. In genere questo meccanismo, da parte di chi ha questo problema, è messo in atto per cercare di star meglio, però è evidente che così facendo il problema si aggrava e la situazione si complica. Quindi il primo passo dovrebbe consistere nel bloccare i tentativi di soluzione fallimentari, ossia interrompere con ciò che non ha funzionato.
Il passo successivo consiste in un test senza alcun rischio. Chi vive questo problema cerca il controllo di sé per evitare l’eiaculazione precoce, però resta vittima del suo stesso controllo poiché finisce per avere l’ennesima eiaculazione precoce. Ma, se agisse in maniera paradossale, ovvero se provasse a lasciarsi andare in modo da cercare di eiaculare quando più velocemente possibile, senza indulgere ai preliminari? A quel punto il controllo sarebbe riuscito. Svanirebbe la sensazione di vergogna e si potrebbe continuare a coccolare la/il proprio partner: la coppia cercherebbe di darsi piacere anzi si potrebbe continuare ad essere carini con chi ci sta accanto. Paradossalmente, al paziente si chiede di provare a far accadere ciò che teme, ovvero l’eiaculazione precoce, in determinate circostanze e successivamente avere un secondo rapporto sessuale, per verificare se sarà come il primo o differente” (Nardone, Rampin, 2005).
La logica che rende efficace ed efficiente questo modo di procedere
Questa modalità funziona perché segue una logica non ordinaria: la credenza. Spiego meglio. In genere si mette molta attenzione o si dà importanza solo alla prima eiaculazione, si crede di non poter far più nulla, siccome “oramai è andata male!”. Invece, spostando l’attenzione sulla seconda eiaculazione, è questa che acquisisce maggiore importanza rispetto alla prima: si cambia la percezione che l’uomo ha di sé e di quello che si percepisce come un problema.
Il questo modo il rapporto sessuale diventa naturale, si eliminano forzature e qualsiasi azione volontaria per avere controllo.
Anziché dare importanza al primo rapporto sessuale e nello specifico alla prima eiaculazione che deve avvenire quanto più rapidamente possibile, si dà importanza al secondo rapporto sessuale. Si sposta l’attenzione dalla prima alla seconda penetrazione. Ciò consente di sperimentare un calo dell’ansia legato alla prima eiaculazione, per cui la seconda penetrazione/eiaculazione avverrà più serenamente, naturalmente e in un tempo per raggiungere l’orgasmo inevitabilmente maggiore.
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Perché scegliere il nostro approccio per superare il problema dell’eiaculazione precoce
- Brevità: numero limitato di sessioni.
- Efficacia: Numerosi studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia del nostro approccio nel trattamento dell’eiaculazione precoce.
- Personalizzazione: Le strategie utilizzate vengono adattate alle caratteristiche individuali di ogni paziente.
- Risultati concreti: L’obiettivo è quello di ottenere risultati tangibili, duraturi nel tempo e nel minor tempo possibile.